Ombre su Birmingham (Il Giallo Mondadori) by Maureen Jennings

autore:Maureen Jennings [Jennings, Maureen]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-09-06T12:00:00+00:00

4

Brian rimase disteso per un po’; non dormiva, stava solo riflettendo. Alla fine, decise di avventurarsi dabbasso. Sapeva che, se non fosse sceso, il nonno gli avrebbe portato su la colazione, ma non vedeva l’ora di uscire da quella stanzetta. Usò il vaso da notte, si vestì con il suo vecchio maglione e i pantaloni troppo ampi del nonno e scese in salotto.

Come immaginava, Beatrice lo stava aspettando. Se ne stava seduta al tavolo a sferruzzare, le dita agili e svelte. La radio era tenuta a basso volume, ma lui riuscì comunque a sentire una musica d’organo; sembrava che la BBC fosse decisa ad annoiare la popolazione inglese fino a farla uscire di senno. Lei lo salutò un po’ ansiosa quando il ragazzo entrò, e lo guardò con attenzione per capire di che umore fosse. Brian si sforzò di sorriderle.

— ’giorno, nonna. Dormito bene?

— Dovrei essere io a chiedertelo. Sembri esausto, Bri.

— Io sto bene. E avrò un bel po’ di tempo per rifarmi.

Lei posò il lavoro a maglia. — Tuo nonno e la zia Eileen sono andati in fabbrica. Oggi sarà una giornata breve, ne sono certa. Stavo giusto aspettando di vederti scendere per mettere il bollitore sul fuoco.

Lui le diede una pacca sulla spalla. — Resta lì, nonna. Una volta tanto, ti servo io. No, insisto. Non ti ho fatto nessun regalo per il tuo compleanno, ma almeno posso portarti il tè.

Entrò in cucina e accese il gas. Sapeva che Beatrice teneva qualche spicciolo in una scatola di biscotti. Così, nel massimo silenzio, la tirò giù. C’erano un paio di scellini e qualche pence. Prese uno degli scellini.

Il bollitore cominciò a fischiare e lui versò l’acqua nella teiera. Era una vecchia teiera marrone che la nonna aveva da anni. Una volta, lui gliene aveva regalato una in fine porcellana per Natale, ma lei non l’aveva mai usata, sostenendo che quella marrone faceva il tè più buono. Era avanzata una fetta di torta, così lui la mise su un piatto. Aprì il cassetto della credenza, trovò una candelina usata, la accese e poi, con la cera fusa, fissò lo scellino sotto il piatto. Dopo aver sistemato il tutto su un vassoio, rientrò in salotto.

— Un po’ in ritardo, ma la canzoncina intendo cantartela ugualmente. — Anche se un po’ stonato, intonò Happy Birthday.

Piazzò il vassoio in grembo alla nonna. — Ora esprimi un desiderio e spegni la candelina.

Lei cercò di stare al gioco, ma senza molto successo. Brian sapeva qual era il desiderio della nonna, ma lei avrebbe dovuto spegnere una marea di candele prima che venisse esaudito.

— Guarda sotto il piatto.

Lei trovò lo scellino. — Brian, non posso accettarlo.

— Non si può restituire un regalo, non è gentile. Voglio che compri qualcuno dei tuoi dolci preferiti da Kenny’s. Be’, posso versarti il tè?

— Non subito. Lascialo in infusione ancora un po’. Tu non prendi niente?

— Più tardi.

— È un po’ presto per mangiare dolci — mormorò Beatrice. Nonostante ciò, diede un morso alla torta.

Brian si lasciò cadere sulla sedia di fronte a lei.

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